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cos’è per lui? La realtà dei sassi il cavallo la sa solo in riguardo ai piedi (v. I, c. 20; II, c. 2°).

Così i luoghi per dove passa il viandante sono per lui luoghi comuni. Delle cose che sfiora, delle cose su cui si poggia per proseguire, che cosa sa egli come vivano e che vogliano e che siano? Questo solo sa, se gli son dure o tenere, difficili o facili, favorevoli o nemiche; egli ignora ciò che e giusto altrui, usa delle cose e delle persone solo in quanto utili al suo andare, ὃ κατὰ τὴν κοινωνίαν τυγχάνει νεμόμενος, che dalla convenzione come giusto gli è assegnato. –

Così piegandosi, aspettando, transigendo e, per non impegnarsi a fondo così da comprometter tutto il futuro in un punto, dimentico e irresponsabile – l’uomo sociale trae la vita (el se tira avanti) ignorandola – fino a che Giove non lo libera. –

Ὠκύμοροι, καπνοῖο δίκην ἀρθέντες ἀπέπταν,
αὐτὸ μόνον πεισθέντες ὅτῳ προσέκυρσεν ἕκαστος,
πάντοσ’ ἐλαυνόμενοι.
(Empedocle)

È scritto in qualche parte (credo in Schopenhauer) che chi potesse guardare internamente in un vaso di terra non vi vedrebbe che un oscuro tendere al basso e un’oscura forza di coesione; se potesse guardare nella mente d’un uomo vi vedrebbe ancora una volta tutto il mondo e tutti gli altri uomini e sé stesso. – Quanto