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e l’atto sono la stessa cosa, poichè l’atto trascendente, «l’eternità raccolta e intera», la persuasione, nega il tempo e la volontà in ogni tempo deficiente. L’attualità, ogni presente, quella che ogni volta, in ogni modo è detta vita, è l’infinitamente vario congiungersi della potenza localizzata determinatamente negli aspetti infinitamente varii, come coscienza, per la quale ogni volta nell’instabilità è stabile il suo correlato.
3.º Nessuna cosa è per sè, ma in riguardo a una coscienza. — ὅπως ἂν παρῇ μοι ἐλπίς τις, μένει μοι τι: fin quando io voglia ancora in qualche modo, attribuisco valore a qualche cosa – c’è qualcosa per me.
4.º La vita è un’infinita correlatività di coscienze. — L’immagine della vita ἀλλοιοῦται ὁκῶσπερ ὁπόταν συμμιγῇ θυώματα θυώμασιν (Eraclito)1.
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«A ogni cosa è dato il suo tempo e il suo momento è dato a ogni volontà sotto il cielo»...... «E vidi che ha dato il dio ai figli dell’uomo perchè ne siano occupati. — Ogni cosa egli ha fatta conveniente nel suo tempo, e d’altronde ha posto il mondo nel loro cuore perchè l’uomo
- ↑ Il «θυώματα» è aggiunto dal Mullach. Forse non è opportuno, perchè Eraclito dice come le cose variano instabili all’occhio, se si guardino attraverso il fumo; mentre una colonna di fumo o due commiste offrono all’occhio sempre la stessa figura. Ma ad ogni modo il Mullach ne sa molto più di me.