Non isdegnar d’un tuo sguardo benigno
Anco le greggi; e coronando il capo 360Dell’odoroso dittamo, t’avvia
Visitando le madri ad una ad una,
E la prole ad uscir cauta disponi.
Quando s’aprono i parti, e notte e giorno
Fra le mandrie il pastor vegli, nè all’uopo 365Ricusi egli la man, dove il richiegga
Necessitade. Imperciocchè non uno,
Nè agevol sempre è il modo ond’esce il parto.
Agevol fia, se colla punta il muso
Ti si presenta, e in un con esso i piedi: 370Breve è il travaglio allor, nè indarno affanna
Fiera pena di premiti la madre.
Ma spesso il sommo della fronte appare,
E il volume all’uscir del figlio addoppia;
Or mal le gambe anterior s’intrecciano 375Sul collo, o vòlte indietro, uguali pontano
Co’ ginocchi l’uscita; ora fra quelle
Del bellíco la corda s’attortiglia;
Or co’ pie deretani inutilmente
Si spone, e tra l’ambascia e il premer lungo 380La pecorella invano urta e si sforza.
Con ostetrica man tornando il parto