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LIBRO QUARTO.
L’età che gl’imenei giusti comporta,
L’ire gelose, e l’arte onde s’intreccia
L’una specie coll’altra e ne ricrea
Sempre in meglio le schiatte, a cantar prendo.
5Santa madre d’Amor, Venere bella,
Del cui vivo piacer prende incremento
L’umana vita, e con soave impero
Il ciel governi, e sulla terra siedi
Adorata regina; alma nodrice
10Di quanto il mar profondo e l’aër vago
Cape nell’ampio interminabil seno;
Se non men che agli umani, ai bruti ancora
Tocca il poter de’ tuoi pungenti strali,
Onde in bel nodo d’amistà le fere
15Aman pe’ boschi anch’esse e i pinti augelli;
Tu dell’amor gli alti misteri e l’opre
Or mi rivela; ond’io colga alcun fiore
Lungo i rivi del néttare celeste,
Che tu schiudesti il dì che da le ancelle
20Ore guidata, verginella ancora,
Di tue bellezze innamorasti il cielo.