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22 | la pastorizia, |
LIBRO SECONDO.
Dolce è al pastor la cura, onde felice
Vive e cresce ne’ paschi e negli ovili
Prosperando la greggia. Ei fa diletto
A se medesmo delle sue fatiche;
5Ei ne vede i bisogni, e vi soccorre
Sollecito, e provvede. Allorchè appare
Sovra i monti la neve, e si divalla
Per li fianchi, acquistando ognor più loco,
Move dall’alte cime, e la radduce
10Dolcemente alle falde. E qui sostando
Per lo nuovo sentier, sovra i mietuti
Campi la scorge, a pascolar gli steli
Del reciso trifolio e delle biade;
Ei vi cerca i vivagni, e per le folte
15Macchie s’avvolge e per le siepi. E quando
Dispogliata è la terra, e già s’attrista
In sul venir del rio novembre il cielo,
Sue cure addoppia inverso al gregge inferme
Che disagio patisce; ed è sua lode
20Se nol fiede il rigor della nemica