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quella parte di terreno che sta di fianco alla piazza d’armi dirimpetto all’Arena, ove collocherebbesi anche la dogana.

Noi temiamo che nessun ingegnere possa sciogliere il troppo intricato problema di voler concentrare in un punto solo una stazione unica per tutta la rete delle ferrovie lombardo-venete, un’unica officina per le macchine, un unico emporio di merci ed un’unica dogana. L’esecuzione edilizia di questi quattro progetti riuniti esige non un chilometro quadrato di terreno, ma quasi lo spazio che occorre per una mezza città, e la convergenza in un unico sito di tanti e sì diversi servigi invece di dare i comodi di un’istituzione grandiosa e ordinata, darà piuttosto tutti gli incomodi ed i pericoli di una nuova torre babelica. Caveant Consules!


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