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La Morte e l’Immortalità




Verrà un tempo, disse il Lichtenberg, in cui Ja luce della Natura e la Ragione dell’Umanità, sottentrando a quanto pur or ci rimane di Donimi Religiosi e rimpiazzando altresì vantaggiosamente questo odierno crepuscolo Razionalista che ne il precursore, saranno tenute come superstizioni tanto la fede ecclesiastica quanto quella religiosa del Razionalismo (I).

Udiamo ripeterci a sazietà, che i due Dommi della esistenza di Dio e della Immortalità dell’Anima Umana sono necessari per un gran numero di credenti che si terrebbero assai sconsolati, laddove venissero scosse queste due grandi colonne della fede ortodossa.

E sia pure: ma ritenete al tempo stesso che accettato questo principio d’inviolabilità a favor di questa colonna, seguirà per immancabile corollario, il dovere ammettere una lunga colonnata per intiero.

Si dice ancora, che per cosa al mondo non conviene disturbare la pace interna delle anime.

Benissimo! ma di grazia indicateci pria di tutto il dove e quando ha luogo questo fatale disturbo, ed a quali sintomi dobbiamo noi riconoscere il suo primo manifestarsi. Qui per vero ci troviamo di fronte quelle difficoltà che naturalmente si attraversano ai passi di