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viii

noi, e loro la pubblica opinione sì metterebbe in di meglio rettificare i suoi giudizi!!

Vanno essi ripetendo fra le altro cose che i Razionalisti dell’odierna scuola non potendo dare spiegazione della esistenza del male nel mondo; lo niegano. Come se la impossibilità dello spiegarsi il perchè e l’origine di esso fosse cosa applicabile ai Razionalisti soli e non già a tutti gli uomini.

E poi quando mai il Razionalismo ha negato la esistenza del male e del dolore sulla terra? Ciò che egli intende rilevare è questo soltanto cioè, che malgrado la morte e gli altri mali la vita in generale .considerata nella sua universalità come conviensi alla Filosofia il considerarla, è inalterata armonica, eterna e sublime, e che stolto e iniquo avviso è il falsarne il significato, e disgradarne la importanza, per dar corpo e risalto ad una seconda vita iperfisica, soprannaturale e nudamente finora constatai:’ dalla Scienza.

Altra imperdonabile stranezza e pur troppo comune a sentirsi ripetere dai nostri avversari si é questa della opportunità, della convenienza sociale di questo o di quel Domma e credenza, la sconvenienza, il pericolo il danno, di queste o quelle opinioni Scettiche o miscredenti quasicchè le convinzioni sincere criteri delle Veritàf fossero cose simili agli spedienti potici e sociali, quasicchè l’uomo potesse credere, o non credere secondo che più o meno reputi a se conveniente.

Il non accorgersi di ciò; dove non è il colmo della stupidezza è certo quello della mala fede.

O voi dunque tutti che avversate le nostre opinioni filosofiche, se al par di noi non vi muove che l’Amor del Vero: in nome di esso vi diciamo o combattete con buone ragioni le medesime; mostrandoci gli errori nei quali possiamo esser caduti, e noi siam pronti a modificare, a cangiare le opinioni nostre, ed a proclamarvi nostri maestri, e salvatori, o arrendetevi dinanzi alla Ragion Filosofica odierna.