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i6 ed in modo che basta intendere il disegno per compren- dere che la donna si sforza rivolgere la testa per guardare se può, quelli che le son dietro , ed a quali dirige il suo gestire. Senza ripetere qui cose altrove dette , e note a tutti potrà , chi il voglia, ricercare T uso , e la ragione di questo ripiego degli antichi artisti , allorché volevano sup- porre esistenti fuori del quadro altri personaggi , serven- dosi della semplice direzione degli sguardi delle figure com- ponenti il gruppo ( ricorrere al nostro Musée Royal Bour- bon — Guide pour la Galène des Peintures Ancienne*, n. 3oo. Naples i83o). La disposizione delle braccia poi e cosi parlante che basta aver occhio per comprendere che esse fanno il gesto indicante gli abbracci ( v. M il tit. ). Si noti solo che questo identico atteggiamento e con lo stesso serpeggiare del corpo , anzi con altri movimenti del medesimo, è frequentissimo nel ballo napoletano la Tarantella. Con le mani seguita a spiegarsi troppo chiaramente la nostra pittura. L 1 indice ed il pollice della dritta fa il gesto di cui si parlerà al tit. Genere; e le medesime due prime dita della sinistra ci richiamano alla memoria il signifi- cato descritto al tit. Disprezzo n. 9. Due altre osservazioni bisogna fare su questo monumento na- scenti dal sapere quanto sia profonda la finezza degli an- tichi nelT esprimere in disegno le loro idee. Quelli con un piccolissimo tratto anche di pennello o con una semplice collocazione del gesto, dicono più di quello che si direbbe impiegando moltissime parole. Gli antichi monumenti ne presentano continuate ripruove. Potrà vedersi la nostra Lettera sul metod » degli antichi nel dipingere i vasi , e sulle rappresentanze de* pià interessanti del R. Museo ec. i8ì 3. In essa al n. 10. si descrive un vase che pel suo disegno e ancora inedito e si conserva nella stanza riser- vata, n. 17. Ma senza dipartirci dalla nostra ballante Y ar- tista ne ha dato una pruova della forza del mimico Un-