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i5 Questo principio fu quello che guidò i dotti Ercolanesi a chia- mare ballante la figura di cui parliamo, e vedendola di spalle ed osservando il suo corpo mollemente serpeggiante non che piantato sulle punte de' piedi , e quello che è più, vedendola clunibus et coxendìcibus sublevatis , definirono a quale classse di donne doveva ascriversi , ed a quale ballo apparteneva il passo che essa rappresenta. Questa dotta spiegazione non può essere più adeguata; ma se Y an- tico artista risorgesse, sarebbe ben dolente al vederci ar- restati a queste prime idee , anzi semplice esordio del suo mimico discorso , e piangerebbe come perduta tutta la pena che si diede per far comprendere quanto intendeva dire ai suoi osservatori *, se pur non compiangerebbe la nostra ignoranza. Seguiamolo passo passo , e guidati dalla forza della moderna mimica vediamo se ci riuscirà u" indovinare tutto per in- tero quello che egli ha voluto dirci col semplice gestire della sua animatissima figurina. Cominciamo, dopo dell' insieme della figura già bene spiegata , dalla testa e dal volto. L 1 artista ha rappresentato la sua figura di schiena , dunque naturalmente il volto avrebbe dovuto esser celalo ; ma qu vediamo che la donna si sforza di rivolgerlo e mostrarlo unitamente con la sua parte de- retana , quindi è un dovere dell' archeologo ricercatore (T indagare il perchè 1' artista pittore abbia dato questa mossa forzata della testa alla sua ballante. Questa pre- senta le spalle e certamente intende farlo ai suoi spetta- tori. Ma come esprimere in pittura gli spettatori supposti alle spalle? Non aveva altro mezzo, non potendoli rap- presentare nel quadro , come accade nel presente caso , se non di fare in modo che la sua ballante rivolgesse i suoi sguardi in quel sito nel quale si suppongono presenti i curiosi. Ma in natura non è possibile che gli occhi guar- dino dietro alle spalle; quindi il nostro artista vi ha sup- plito con darci sblo quella direzione, e con tanta grazia