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xx o * 5 per qualunque modo nella varia scrittura. Lo che hanno apprestato colle loro dotte fatiche il MabiUon, il Mout- faucon , e 1 nostro Sisto. 4- Lingue Alfabetiche anche di diversa specie. Per opposto nelle grammatiche di alcune lingue Alfabetiche si verifica che anche dando esse la cognizione degli clementi delle medesime , non presentano con ciò V esatto modo di leg- gere sema la totale cognizione della lingua. Prima della invenzione de' punti Massoretici nessuno avrebbe potuto con- chiudere che , conosciute le lettere Ebraiche , si sarebbe potuto facilmente leggere senza imparare dal genio e dal complesso della lingua la maniera di supplirvi le vocali. 5. Significato, che ha qui la voce abbiccì. A ragione dunque qui senza riprodurre inutilmente un corso completo di No- tomia . e rimanendo ai seguaci di Esculapio la cura di descrivere i diversi membri del corpo umano che sareb- bero , a vero dire , i primi elementi ma lontani della mi- mica , si suppongono qui noti : e per Abbiccì della stessa si vuol intendere la indicazione di quelle prime notizie poc' anzi promesse , che agevolano Y intelligenza di questo linguaggio. Doppio aspetto del gesto. Il gesto ossia V atteggiamento di qualunque membro del nostro corpo può considerarsi sotto due aspetti , pel modo cioè nel quale fisicamente si esegue quel movimento , quella posizione , quel concerto di mano, di dita , ec. e per l 1 idea che vi si attacca. Questi due aspetti diversissimi debbono con ogni scrupolosità conside- rarsi , ed ognuno intende che la esatta cognizione del pri- mo sia non solo del massimo vantaggio , ma anche di as- soluta necessità per la intelligenza del secondo. 7. Fisica esecuzione del gesto. Quindi ogni ragion vuole che si attenda moltissimo a quella esattezza, e non si reputi come superflua ed inutile la cura presa nel descrivere mi- nutamente le mosse e le modificazioni ( v. tit. Differenza de' gesti, ed Esattezza de* gesti ) Potrebbe in vero a prima