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XXXIV


chiarezza, che abbiamo avuta sempre, e più a cuore di qualunque altra cosa.

Parlandosi di autorità, se mai facesse a taluno qualche ombra il vedersi citate, forse troppo spesso, le lettere del ch. Engel; ciò non è senza ragione. Essendoci decisi all’opera, pensammo di metterci a livello di quello che si era scritto sulla mimica. Ricorremmo perciò al citato autore, sì perchè meritatamente riputatissimo, come ancora perchè il più recente, per quanto ci è noto. Questo profondo dotto ci ha dato non poche notizie di altri scrittori sulla stessa materia, ma sventuratamente siam rimasti alla semplice conoscenza de’ loro nomi, e titoli dell’opere, non essendoci riuscito di consultarne la maggior parte. Lo stesso Engel però non ha potuto servirci nè di modello pel piano, nè di guida per le minutezze, come lo dimostrano anche quei pochi suoi tratti da noi rapportati. Questo non diminuisce in nulla la gloria dovuta al lodato autore per le ragioni già dette, e che diremo nel seguito. Lo stesso ci è accaduto per alcune altre opere, perchè anch’esse dirette ad altro oggetto ben diverso dal nostro.

Diamo ormai termine alla presente introduzione, sì perchè comincia ad opporsi alla brevità propostaci, come ancora perchè non poche altre idee che le converrebbero, sono disseminate nell’opera. Sappiamo che essa sola, con poche aggiunzioni, avrebbe potuto formare un’opuscoletto,