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INTRODUZIONE
Lo studio dell’uomo può chiamarsi la scienza delle scienze. In qualunque aspetto si consideri, presenta sempre una sorgente d’interminabili ricerche, e spesso un impenetrabile muro, cui è vietato il sorpassare. Sconsigliato è colui che, non volendo rispettare quest’argine, s’ingolfa in mille inchieste inutili, impossibili, e pericolose. Quanto meglio farebbe, se piuttosto s’impegnasse di esaminare a fondo quello, che non eccede i limiti dell’umano sapere!
Nel vasto campo che ci presenta l’uomo, non volendosi coltivare che le sue neglette qualità, i suoi più estrinseci e manifesti attributi, i suoi stessi semplici ed esterni movimenti, quanto ancora vi rimane da perfezionare, e da raccogliere? Evvi mai cosa più visibile, più comune e più semplice del gestire dell’uomo? e pure quanto poco si riconosce di esso!! Si guardi, di grazia, per un momento la mimica in tutti i suoi aspetti, ed indi si giudichi non solo della estensione vastissima, ma di quello ancora che ne rimane a percorrere. Si scorra col pensiero la sua parte descrittiva, la filosofica, e l’archeologica, ed a queste