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88 | La maestrina degli operai |
dosi in sè come per scansare il suo contatto, ella chinò il viso sul quaderno, e lesse le prime righe del componimeiìto: una lettera a una sorella.
Tutt’a un tratto, mossa da uno sdegno più pronto d’ogni timore, afferrò il foglio con due mani, lo fece in due pezzi, e respinse il quaderno da sè.
Aveva letto il principio d’una dichiarazione amorosa.
Il giovane riprese il quaderno e tornò al suo posto, col capo basso, sorridendo sinistramente. La maestra rimase qualche momento bianca come un cencio. Poi, con molta fatica, ricominciò la lezione.
Quell’avvenimento misterioso, commentato subito da un vivo mormorio,