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La maestrina degli operai 81

uno sforzo per non perdere il filo della lezione, e quegli se n’accorgeva, e mandava dagli occhi un lampo di compiacenza trionfante, che la turbava anche peggio. Egli tenne però per tutta la lezione un contegno corretto, non voltandosi mai a parlar coi vicini, come se fosse tutto assorto nella sua idea.

Quelle due lunghissime ore passarono, come Dio volle. Essendovi la doppia vacanza del sabato e della domenica, la maestra diede per compito alla sezione più avanzata una lettera a una supposta sorella lontana. Poi raccomandò timidamente a tutti di uscire in silenzio. All’ultime sue parole il piccolo Maggia mise un fischio sottile, che, per fortuna, passò inosservato tra il suono della campa-

De Amicis. 11