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62 | La maestrina degli operai |
tovesti e dalle grosse maglie, che uscivan fuor dalle maniche. Gli uomini maturi, un po’ vergognosi di venir a scuola, s’andavano a metter quasi tutti negli ultimi banchi, con le schiene contro la parete, sulla quale si vedevan delle enormi chiazze d’inchiostro, fin quasi alla vôlta.
Quando furon tutti al posto e quieti, il maestro Garallo fece, con la sua voce di toro, ma con tono molto garbato, la presentazione: — Vi presento la vostra nuova maestra. Raccomando l’ubbidienza e il rispetto.
Detto questo, uscì in fretta senz’aggiunger altro, e la maestra rimase un momento immobile, ritta in faccia alla sua scolaresca, che la guardava in silenzio.
Un osservatore estraneo avrebbe