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La maestrina degli operai |
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in mano, gli uomini pestando i piedi
pel freddo, i ragazzi facendo un gran
rumore di zoccoli, e tutti, nell’entrare,
volgevano uno sguardo di viva
curiosità alla nuova maestra; alcuni
anche si soffermavano un momento; e
via via che s’infilavano nei banchi,
esprimevano a bassa voce ai vicini,
sorridendo, la loro impressione. Erano
alunni di ogni età, dai dodici ai
cinquant’anni: operai della fabbrica di
ferramenti e di quella d’acido
solforico, operai d’una conceria, muratori,
contadini, pastori, di quelli che
scendono dalle Alpi a svernare a Torino con
le bestie, per vender latte e formaggi,
o spalar la neve: capigliature irte o
arruffate, barbe incolte, visi neri,
cravatte rosse, camice sudicie, rozze
giacchette gonfiate dalle doppie sot-