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42 La maestrina degli operai

degli esperimenti oratorii da sè, nella sua camera; non pensava quasi ad altro; tutto quello che le entrava nel capo dalla conversazione o dai libri vi pigliava forzatamente la forma di un discorso accademico, come certe materie pigliano una data forma in una data macchina. E in questo ella offriva un caso davvero curioso di cleptomania letteraria, poichè per istinto, innocentemente, non faceva che levar la marca ai pensieri altrui e metterci la propria, come la cosa più naturale del mondo; pigliava, per esempio, una conferenza d’un altro, la rovesciava, e la faceva sua, senza metterci altro di suo che una certa tinta uniforme lirico-pedagogica, che soleva dare a ogni cosa, e l’intonazione affannosamente dramma-