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La maestrina degli operai |
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malanni, era tormentata da una tosse
perpetua, o meglio da un sospetto
perpetuo d’aver la tosse, che le
faceva fare continui sforzi d’esperimento,
come un cantante che abbia
perduto la voce. Alle sue alunne dava
spesso per tema delle lettere in cui
si doveva consolare un malato
lontano o parlare d’una malattia propria.
Ogni tanto, cominciando la lezione,
diceva: — Bambine, questa è una
delle ultime lezioni che vi dà la
vostra povera maestra! — Passando
con le amiche davanti al camposanto
sospirava: — Lì sono aspettata! —
Le scolare astute non avevan che
andarle attorno e dirle: — Cos’ha
stamani, signora maestra, che è così
pallida? — e lei, anche stando bene,
era presa da un’orribile agitazione.