Pagina:La maestrina degli operai.djvu/36


La maestrina degli operai 35

sulle tempie, e cercando con quale atteggiamento del viso avrebbe dovuto presentarsi alla classe la sera dopo, per guadagnarsi alla prima un po’ di benevolenza. Ma si levò di là tutt’a un tratto, più inquieta che mai, e si avvicinò alla finestra, a fissar l’occhio indagatore in fondo al viale, dove a traverso alla nebbia della sera splendeva già la lanterna rossa di quella terribile osteria, che la faceva tanto fantasticare e tremare. Due colpi che sentì nel muro, dall’altra parte della camera, la riscossero dai suoi pensieri.