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34 La maestrina degli operai

gentile di fanciulla adolescente, il viso d’una bianchezza lattea e d’una minutezza di lineamenti da bambina, e una piccola bocca scolorita, da cui usciva una voce debole e dolce di malata. Che autorevolezza avrebbe potuto avere? Perfino quel difetto leggerissimo di strabismo che dava allo sguardo dei suoi occhi celesti una indeterminatezza fantastica, la quale a molti riusciva seducente, le pareva che si dovesse prestare a scherzi e a dileggi, come la sua carnagione delicata e la sua grazia signorile, che facevano troppo vivo contrasto con l’aspetto della scolaresca. E stette un po’ di tempo davanti allo specchio, lisciandosi distrattamente con la mano lunga e bianca i capelli castagni che le scendevan