Pagina:La maestrina degli operai.djvu/226


La maestrina degli operai 225

XXIV.


Ma un presentimento confuso che quello dovesse essere il loro ultimo incontro, e che ci fosse per aria qualche cosa di più grave di quella nuova violenza fatta a lei, la distolsero anche questa volta dal fare qualunque passo. Non solo, ma al momento di presentarsi alla scuola, ella si ritrovò assai più coraggio che non avesse sperato, forse per effetto appunto di quel presentimento, che le annunziava una fine, qualunque fosse, dei suoi affanni. Nel corridoio, mentre gli alunni entravano, il cantoniere la fermò, e le disse con la faccia inquieta: — Si riguardi, signora mae-

   De Amicis. 29