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La maestrina agli operai |
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particolare di quel riso le smorfie laide e gli atti e le parole licenziose che dovevan correre pei banchi. A un certo punto, facendosi più alto il rumore, il cantoniere mise il viso allo spiraglio dell’uscio e disse: — Silenzio! Non è la maniera! — ma disparve con una così comica rapidità, che mezza la classe fece una risata. Pochi momenti dopo, mentre essa scriveva ancora, le cadde una freccia di carta ai piedi, poi una buccia di castagna. Ma quegli affronti non la ferivano più. Non sentiva più sdegno oramai, ma una profonda tristezza, e insieme non so che forza nuova nell’animo, che la teneva là ferma e intrepida, quasi a una mortificazione meritata, ad un’espiazione volontaria, come una monaca al letto d’un infermo di ma-