Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 49 — |
incontro la madre stessa per salvarlo. Desiderò piegarsi, caderle sul grembo, pregarla di condurlo subito via così un’altra volta dal paesetto; e nello stesso tempo sentiva il mento tremargli per l’umiliazione e la rabbia: umiliazione di vedere la sua debolezza scoperta; rabbia di essere stato sorvegliato e spiato. Eppure soffriva anche per il dolore che dava a lei.
Pensò subito che non solo bisognava salvarsi, ma salvare anche le apparenze.
— Mamma — disse avvicinandosi e posandole una mano sulla testa; — vi dico che sono stato da una malata.
— Non vi sono malati in quella casa.
— Non tutti i malati stanno a letto.
— E allora tu sei malato più della donna che vai ad assistere, e bisogna che ti curi. Paulo, io sono una donna ignorante, ma sono tua madre: e ti dico che il peccato è una malattia peggiore di ogni altra perchè intacca l’anima. Eppoi, — aggiunse prendendogli la mano e tirandolo giù perchè egli si piegasse e ascoltasse me-