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Da un uscio socchiuso s’intravedono altre stanze un po’ buie, con le finestre chiuse.
Ella sta lì ad aspettare, con un regalo di frutta che il suo Paulo manda alla padrona di casa. E la padrona viene, quasi di corsa ma un po’ diffidente; viene dalle stanze buie; vestita di nero: il suo viso pallido, stretto fra due conchiglie di trecce nere e le mani bianche scarne emergono dall’ombra come quelle delle figure dei quadri intorno.
Ed anche quando appare tutta, nella luce della stanza, la sua persona piccola e sottile ha qualche cosa di sfuggente, di sospettoso. I suoi occhi grandi, foschi, fissano subito il cestino delle frutta deposto sulla tavola, poi avvolgono con uno sguardo profondo la donna che sta ad aspettare, e un sorriso rapido, che è di gioia ma anche di derisione, le illumina la bocca triste e sensuale.
E il primo dubbio della madre, ella ancora non sa perchè, nasce in quel momento.