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Era il suo cuore che roteava così, inutilmente, nel gorgo della vita. Chiuse la porta, tornò indietro e sedette sulla scaletta, come la madre la notte avanti: rinunziava a risolvere il suo problema, ma aspettava che qualcuno venisse ad aiutarlo.
Fu la madre che lo trovò così: nel vederla
si alzò subito già rincorato, ma già
anche umiliato in fondo alla sua coscienza
tanto era certo del consiglio di lei di
proseguire per la via scelta.
Eppure sulle prime vide il viso rude di lei sbiancarsi, quasi affinarsi nell’angoscia.
— Paulo! Perchè stavi così? Ti senti male?
— Mamma — egli disse, avviandosi alla porta, senza voltarsi; — non vi ho voluto svegliare, ieri notte. Era tardi. Dunque sono stato là. Sono stato là.
La madre lo guardava, già ricomposta in viso. Nel silenzio breve che seguì alle parole di lui si sentì la campana suonare più rapida e insistente, come sopra la casa.