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e lei non doveva venire. Ma poichè è qui.... poichè è qui, voglio domandarle perchè ha fatto così. Perchè? Perchè?

Gemiti striduli le troncavano la parola: tornò a piegarsi, con le mani che cercavano un sostegno: ed egli ebbe paura, si pentì di essere venuto. La prese per la mano e la condusse al canapè, dove si mettevano le altre sere: la fece sedere all’angolo ove il peso delle altre donne della famiglia di lei aveva scavato una specie di nicchia; e le sedette accanto, ma le lasciò la mano.

Aveva paura a toccarla: gli pareva una statua ch’egli avesse rotto e ricomposto e stesse lì in apparenza intatta ancora ma pronta a ricadere in frantumi al minimo urto. Per questo aveva paura a toccarla; pensava: — meglio così, sono salvo, — ma in fondo sentiva che da un momento all’altro poteva perdersi ancora e ch’era per questo che aveva paura a toccarla.

Guardandola bene, sotto la luce diretta della lampada, la vedeva ben diversa dal solito: la bocca s’era sfatta e la pelle