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mezza voce; e tosto vide gli occhi del ragazzo aprirsi così fulgidi di meraviglia e di fede che abbassò i suoi per nascondere l’ombra cupa della sua anima.

— E che.... è che da ragazzi si pensa in un modo, e tutto sembra bello e grande, — riprese, turbato, — mentre poi, con l’età, le cose cambiano aspetto. Bisogna ponderare bene una cosa prima di farla, per poi non pentirsi.

— No, non mi pentirò, le dico! Lei si è pentito? No. Così non mi pentirò io.

Paulo sollevò gli occhi: di nuovo gli parve di avere fra le mani l’anima del fanciullo, come fosse di cera, e di poterla con pochi tocchi deformare: di nuovo ebbe paura e tacque.

La donna dal suo banco ascoltava quieta: le parole del prete cominciavano però a darle un certo malessere. Aprì il cassetto davanti a sè, dove teneva i denari e gli anelli con le corniole e le spille e le nacchere che le donne le consegnavano in pegno per dei piccoli prestiti: e pensieri maligni balenarono nei ripostigli più oscuri