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Allora, piegato da una commozione violenta, s’inginocchiò accanto alla vedova, senza tuttavia smettere di toccare il libro. Pensava:

— L’uomo più buono del mondo è lui: eccolo che piange perchè legge la parola di Dio: — e non osava più sollevare gli occhi per guardarlo, ma con la mano libera tirava per la gonna la ragazzina, non senza trepidazione e anche col segreto timore che i demoni, uscendo dal corpo di lei, potessero entrare nel suo.

La piccola ossessa non si agitava più; anzi s’irrigidiva e pareva s’allungasse, col collo bruno tirato, il mento sporgente sopra il nodo del fazzoletto, gli occhi fissi sul viso del prete. A poco a poco la bocca si apriva: pareva che le parole del Vangelo, il susurro del vento, il fruscio degli alberi del ciglione, tutto la incantasse. D’improvviso, a uno strappo più forte della mano di Antioco, si piegò anche lei e s’inginocchiò. La mano che il prete le teneva sulla testa rimase sospesa per aria: la voce di lui si fece tremula.