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metà, stava un poco incerto e spaurito. Non era l’ora di molestare il prete, per quelle cose: d’altronde la ragazzina, che non cessava di torcersi tutta da un lato e non potendo fuggire tentava di morsicare la mano della madre, destava pena e spavento.

— È ossessa, ecco! — mormorò la madre, arrossendo di vergogna.

Allora senz’altro Antioco le fece entrare, anzi aiutò la vedova a spingere dentro la ragazzina, che s’era aggrappata allo stipite della porta.

Sentito di che si trattava, e che era già il terzo giorno in cui la piccola malata si agitava così, sempre cercando di fuggire, muta e sorda ad ogni esortazione, il prete la fece accostare a sé, la prese per gli omeri, le esaminò gli occhi e la bocca.

— È stata molto al sole? — domandò.

— Non è questo, — disse la madre sottovoce: — io credo sia posseduta dallo spirito maligno. No, — aggiunse singhiozzando, — la mia creatura non è più sola.

Egli si alzò per andare a prendere nella