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La porta era spalancata, e il prete sapeva che il malato giaceva vestito su una stuoia nella stanza terrena. Entrò dunque, pregando, mentre Antioco chiudeva l’ombrello e scuoteva forte il campanello agitandolo verso i ragazzi per scacciarli come mosche: ma la stanza terrena era deserta, la stuoia vuota. Forse il malato aveva acconsentito a mettersi a letto, o vi era stato facilmente trasportato, agonizzante come era.
Il prete spinse l’uscio verso un’altra stanza interna, ma anche questa era vuota: si affacciò allora alla porta e vide la nipote del vecchio che scendeva la strada zoppicando, affannata, con una bottiglia in mano. Era stata dalla guardia campestre per farsi dare la medicina.
— Dov’è il malato? — le chiese il prete, mentr’ella entrava facendosi il segno della croce. Non vedendo il nonno sulla stuoia, spalancò gli occhi e diede un grido di spavento.
Fuori, i ragazzi che spiavano dalla muriccia saltarono fino alla porta, e poichè