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che qualcuno, oltre il ragazzo, la sentisse; mentre Antioco, con le mani sempre intrecciate intorno al ginocchio, scuoteva la testa accennando di no, di no. Il labbro inferiore, lucente come una ciliegia, si sporgeva con disprezzo.

— No, no; non mi piace, volete sentirla? È brutta, è superba, è vecchia. Eppoi....

Un passo risonava nel corridoio: ammutolirono entrambi, in attesa.





Egli sedette, deponendo il cappello sulla sedia accanto, davanti alla tavola apparecchiata: e mentre la madre gli versava il caffè, domandò con voce tranquilla:

— La lettera l’avete portata?

Ella disse di sì, accennando verso la cucina per timore che il ragazzo sentisse.

— Chi c’è di là?

— Antioco.

— Antioco? — egli chiamò, e il ragazzo