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la leggenda di tristano | 41 |
XXXV. — Ma se alcuno mi domanderae se Gariet conoscea T. io diroe che sí, imperciò ch’egli lo conobe in Cornovaglia, quand’e’ fue col’Amoroldo d’Irlanda. Ma appresso a
queste parole lo re Languis comandoe che fossero messe le
tavole, e dappoi che furono posti a mangiare e lo re incomincioe a parlare del cavaliere del’arme bianche e disse: «Io
vorrei innanzi sapere chi è lo cavaliere di quelle arme che
guadagnare uno castello». E Gariet disse: «S’io potesse sapere chi si fue lo cavaliere, io istarei qui piú d’uno mese».
Tutte queste parole intende bene Braghina, ma ella volea pur
dire lo convenentre alo re, ma T. la comincia a guardare ed
a farle sembranti che non dica. E dappoi che lo re ebe mangiato e Gariet prese commiato. E lo re gli disse: «Io ti voglio pregare che se tu saprai novelle delo cavaliere dell’arme
bianche, che tu mi debie fare assapere tutto suo convenentre».
E Gariet dice che questo fará egli volontieri. E a tanto si
parte Gariet dela corte e vae a sua via. Ma Braghina che
bene intese le parole del re disse: «Re Languis, siete voi si
disideroso di sappere chi este lo cavaliere dell’arme bianche?».
Ed egli disse: «Io n’ho vie maggiore volontade di conoscello
ch’io non dico». Ed ella gli disse: «Al matino il vi diroe».
Ma lo re molto si ne fae allegro dele parole che la damigella
gli hae dette. Ma alo matino lo re chiamò Braghina e dissele:
«Dimi, chi è lo cavaliere?». E ella gli disse: «Lo cavaliere
nostro fue quello che guadagnoe lo torneamento e che avea
l’arme bianche». E lo re rispuose e disse: «Non può essere
vero». E allora disse la damigella: «Cognoscerete voi le ’nsegne, se voi le vedrete?». E lo re disse che sie. Allora lo
menoe Braghina ale casse e monstrogli le ’nsegne e l’arme e
la sella del distriere. E lo re disse: «Bene avea cotale ’nsegne
lo cavaliere». E lo re disse: «Fami venire chi l’acompagnoe
al torneamento». E allora Braghina mandoe per gli fratelli,
e dappoi che fuerono venuti e lo re disse a loro: «Chi fue lo
cavaliere che vinse lo torneamento del re di Scozia?». Egli
scudieri dissero: «Lo nostro cavaliere fue quegli che avea
l’arme bianche e che vinse lo torneamento e abatteo Pallamides