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la leggenda di tristano 39


terrann’eglino bene chiuso e volontieri. E T. sí si parte e vae nel palagio e lá trovoe Braghina nela sala ed ella sí fece grande festa a T. E Braghina disse: «Cavaliere, chi hae vinto lo torneamento?». E T. rispuose e disse a Braghina: «Non soe». Ed ella disse: «Lo cavaliere dale due ispade hae vinto lo torneamento?». E T. rispuose allora e disse: «Io non credo ch’egli abia vinto a questa fiata». E a tanto lascia lo parlamento Braghina, dappoi che non puote sapere da T. quello ch’ella volea. E poscia sí domanda li fratelli chi vinse lo torniamento ed egli dissero: «Lo nostro cavaliere hae in tutto vinto ed egli hae fatto tanto d’arme che unqua cavaliere non fue in Irlanda che tanto facesse d’arme. Ché dappoi che lo re Languis e la nostra parte ebe perduto lo torneamento, ed egli per sua prodezza si sconfisse lo re di Scozia e tutti li suoi cavalieri e abbatteo Pallamides due fiate». E Braghina, quando intende queste parole, si ne fue molto allegra e incomincioe a servire T. di ciò ch’ella potea.


XXXIII. — Or dice lo conto che quando Pallamides fue abbattuto da T. per lo colpo dela spada, incomincioe a fare lo maggiore pianto che unquemai fosse fatto per neuno cavaliere e incominciossi a chiamare oissé lasso taupino, «che oramai non potroe portare arme di qui a uno anno e uno die, ché sed io potesse portare arme per aventura ancora combatterei con lui». E poi si gittoe lo scudo e l’asbergo e tutte l’arme e dice che giamai quella arme egli non porterae, dappoi che cosí malamente gli è menosvenuto. E appresso a queste parole si parte Pallamides e vae sua via, faccendo grande pianto. E istando per uno poco e la damigella la quale avea parlato a T. trovoe meser Galvano, e quando si trovono insieme si fanno grande gioia. E la damigella disse: «Saprestemi voi dire novelle delo cavaliere, lo quale conquistoe la Dolorosa Guardia?». E meser Galvano disse: «Quello cavaliere lo quale hae vinto lo torneamento credo che sia esso e porta l’arme bianche; e dappoi ch’ebe messo in isconfitta lo torneamento, incontanente si partio, sí com’elli ebe fatto il fatto, e non