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382 | la leggenda dio tristano! |
Cap. CXCVI. L’ultima parola nel ms. è «maniera». Il Parodi (p. 425) pensa che sia forse un errore per «materia». Noi siamo con lui, adottando la forma, non ignota, matiera che spiega meglio la svista dell’amanuense.
Cap. CXCIX. Il passo lacunoso è stato da me restaurato tenendo presente soprattutto il seguente periodo della Tav. Rit. (p. 226) «m’intramise quella donzella che voi vedeste, che vi menò; e allora mi scontrò dinanzi la porta del palagio».
Cap. CCV. Per il sicuro restauro della lacuna dell’unico ms. della tradizione riccardiana, cfr. il seguente passo del cod. Palatino E 5. 4. 47 (foglio 63 b), «E lo re dise sí como eso portava lo campo azuro e lo lione d’oro.»
Cap. CCIX. Nell’ediz. Parodi questo capitolo (che vi ha il n. CCXIV, perchè noi, come è detto nella prima parte di questa Nota, abbiamo soppressi cinque capitoli, lacunosi e non necessari per la comprensione dei fatti di Tristano) ha dopo il 4° rigo una lacuna di quattro righe, ma noi non l’abbiamo indicata nel testo, perché, togliendo, come abbiamo fatto, le ultime tre parole del primo periodo (ond’egli avea), il senso corre benissimo.
Cap. CCXI. (ed. Parodi, CCXVI). L’ultimo periodo è preceduto da un passo quasi tutto lacunoso e ridondante di minuzie che noi abbiamo soppresso, perchè tutt’altro che necessario o utile.
Cap. CCXII. (Parodi, CCXVII). Ho soppresso l’ultima riga, prima di sei illeggibili; non indico la lacuna.
Cap. CCXIII. (Parodi, CCXVIII). Le prime quattro righe sono lacunose; ho integrato parte della lacuna, tenendo conto delle forme stereotipate del nostro. Ho soppresso l’ultimo periodetto, che rimane sospeso nel ms. e perciò inutile.
Cap. CCXIV. Da qui comincia il tratto (relativo alle ultime vicende e alla morte di Tristano) che il Parodi esemplò di sul cod. Panciatichiano 33. Per questo tratto, giova alla correzione del testo il cod. V (—3325 della Biblioteca di Corte di Vienna)1. Avverto che la numerazione dei capitoli è mia; e che i fatti narrati in questa parte, si devono supporre avvenuti parecchio tempo dopo quelli narrati nei capitoli CCIX-CCXIII.
- ↑ Ne pubblicò un lungo brano il Parodi, in una miscellanea nuziale (1894); per la lingua, cfr. il 4° vol. degli Studi romanzi.