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32 | la leggenda di tristano |
salteresti tue ancora?». E T. disse che sí, e quella gli dice:
«Or salta il piú che tue unque puoi ora, che ti voglio vedere».
E allora T. sí salta e saltoe XXII piedi. Allora la fedita si
s’aperse e la damigella si incomincioe a medicare T.
XXV. — Or dice lo conto che Isotta sí fece saltare T. perché no le parea che fosse bene guerito dela fedita. Ma da ivi a nove di T. si fue molto bene guerito e Isotta gli disse: «Si salta anche, cavaliere, una fiata, al piú che tue puoi». E T. si salta e saltoe piedi da XXXII. E allora gli disse Isotta: «T., tu se’ bene guerito, ma io non vidi unqua cavaliere che tanto saltasse quanto voi». Ma T. è molto allegro, dappoi che si sentio bene guerito dela fedita; ma non perch’elli sia tornato ancora in suo istato dela bellezza né in suo colore né in sua forza, si ch’egli potesse sofferire l’affanno dell’arme. E dappoi che T. venne diffuori dello palagio dov’ierano gli altri cavalieri, ciascheduno sí si maravigliono dele sue bellezze, dicendo l’uno all’altro: «S’egli avesse colore, uno cavaliere nel mondo non si troverebe cosí bello». Molto parlano li cavalieri d’Irlanda di T.
XXVI. — Ma si com’è usanza in Irlanda di fare loro torniamenti, lo re di Scozia si fece gridare uno torniamento, che da indi ala Pentacosta qualunque cavaliere volesse combattere per amore di dama, e’ fosse in Irlanda al termine che detto òe. E dappoi che lo termine approssima che li cavalieri vanno al torneamento, lo re Languis disse a T.: «Vuogli tu venire alo torniamento del re di Scozia?». E T. disse: «Io non potrei portare arme ancora; ma se voi volete ch’io vegna con voi, io vi verrò e volontieri». E lo re disse: «Io non vo a questo torneamento per combattere, e imperciò voglio io la tua compagnia». E alo maitino si parte lo re e T. con altri cavalieri e cavalcano al torneamento. E cavalcando, appresso ad uno castello trovòno uno cavaliere e uno iscudiere in sua compagnia. E lo scudiere, quando vide T., incontanente ismontoe da cavallo e incontanente si si inginocchioe davanti a T.