Pagina:La leggenda di Tristano, 1942 – BEIC 1854980.djvu/325


appendice 319


degli scacchi; ché quando Tristano pensava giucare dello dalfino, ed e’ giucava assai volte della reina; e tal facea Isotta: quando credeva giucare dello re, ed ella giucava dello cavaliere. E aveano lo giuoco tanto travagliato, che ciascuno si crede essere morto; ed erano tanto presi d’amore, che lo minore scacco di suso lo scacchiere pareva a loro lo maggiore. E questo tutto loro intervenia per quello beveraggio, il quale fue fatto e ordinato sí bene, che non fue maraviglia gli due cuori essere una cosa; ma fue maraviglia come gli due cuori non si partirono di loro luogo, e non si congiunsero insieme, e essere uno cuore ed essere in una forma, sí come erano una volontá. Ché sappiate, che se quello beveraggio avessono gustato cento creature tutte di diverse nature, cioè cristiani, saracini, lioni, serpenti; tutti gli arebbe fatti una cosa, e mai non si sarebbono abbandonati. E però non è da maravigliare sed e’ costrinse lo cuore di due giovani amanti, ma è da maravigliare che gli due cuori non si spezzarono in pezzi e non si feciono una cosa. Ora, vedendosi insieme loro visi amorosi e piacenti, non si poteano saziare dello guatare l’uno l’altro. E fue quella una catena la quale incatenò il cuore degli due amanti; sicché degli duo cuori fece uno cuore, cioè uno pensamento; e delli due corpi fece una volontá; però che quello che piaceva a Isotta, a Tristano dilettava; e quello che Isotta voleva, Tristano lo desiderava; e quello che spiaceva a l’uno, a l’altro gli era in odio: e gli due amanti ebbono una vita e feciono una morte, e credesi che le anime abbiano uno luogo stabilito insieme. (Cap. XXXIV).

6 . — Duello fra Tristano e Lancillotto.

Tornando una mattina Tristano inverso la cittá di Tintoille, e mirando alla torre dove Isotta era imprigionata, e pensando sí come nolla poteva vedere; egli stava fuori di suo senno come pazzo. E per lo cammino allora per tale passava uno cavaliere errante; e scontrando a questo modo Tristano in sulla