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26 la leggenda di tristano


lo piú bello cavaliere che Dio facesse giamai». E allora disse l’Amoroldo: «S’egli è fatto oggi cavaliere novello e domane sarae morto lo cavaliere novello». E poi disse: «Avete voi istanziato colá ove dee esser la battaglia?». E li cavalieri rispuosero e dissero di noe. Allora disse l’Amoroldo: «Tornate a corte e istanziate lá ove dee essere la battaglia e ’l die e istabilitela fermamente». Allora tornarono li cavalieri a corte, e due cavalieri del reame di Longres ch’ierano in compagnia del’Amoroldo e andarono ala corte del re per vedere T. E dappoi che fuerono ala corte, li cavalieri dissero a T.: «Ove volete voi che sia la battaglia istabilita?». E Tristano disse: «Io voglio che sia istabilita in una isola di mare, la quale è presso di quie».


XVIII. — E se alcuno mi domanderae come ha nome questa isola, io gli diroe che si chiama l’isola Sanza Aventura. E dappoi che li due cavalieri videro T., disse l’uno di questi due cavalieri, lo quale avea nome Gariette: «T. non puote fallire, per ciò ch’è al mondo, ched egli non sia pro cavaliere e prodomo di sua persona e d’arme». E allora si tornarono li cavalieri al’Amoroldo e dissero che la battaglia si era istabilita nell’Isola Sanza Aventura e da ivi al terzo die dee essere la battaglia, «sí veramente che nell’isola non passerae se non voi ed egli». Ed allora disse l’Amoroldo che questo gli piacea assai. E allora Garietto parla al’Amoroldo e dissegli: «Io vorrei bene per la mia voglia che la battaglia rimanesse da voi a T., imperciò ch’io conosco in lui che non puote fallire che egli non sia prodduomo. E imperciò io loderei che voi faceste pace intra voi due e lo trebuto fosse terminato di qui a certo termine; ché se voi vedeste T., unque Iddio non fece mai cosí bello cavaliere». E allora disse l’Amoroldo che la battaglia non rimarebe in nesuna maniera. E lo re Marco disse a T.: «Io non vorrei la battaglia la quale tu hai presa ch’ella venisse a compimento. Perché s’elli dimanda trebuto ed io trebuto gli daroe». E T. disse che per tutto lo reame di Cornovaglia non lascerebe la battaglia del’Amoroldo.