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la leggenda di tristano |
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cavaliere, fu di questo molto allegra; imperò che ella aveva
portato sempre grande amore al suo padre re Bando. Ed allora tanto adoparò che ella fece venire il fanciullo alle sue
mani, e fecelo battezzare e poseli nome Lancilotto (ciò volse
dire ‘cavaliere di lancia e di spada assai saggio e dotto’);
e fecelo nutricare bene e lialmente, avenga dio che nissuna
persona sapesse che lei l’avesse alle sue mani, se non solamente la balia. E lo re Artú e lo re di Gaules e gli altri di
suo lignaggio, morto o vivo che si fusse, poco se ne curavano, perché a lui succedeva el reame. Ed essendo giá il fanciullo, cioè Lancilotto, d’etá di quindici anni, la Dama del
Lago chiamò a sé quattro donzelle, e comandone che loro
menino Lancilotto davanti alla corte dello re Artú, e preghinlo per la sua parte che lo facci cavaliere, sapendo che
per lui sará difesa tutta cavallaria. Ed a quel punto, le quattro
donzelle montarono a cavallo e vanno al loro cammino; ed
essendo ne lo reame di Longres presso alla cittá di Camellotto, egli scontrarono tre cavalieri armati di tutte armi; e
l’uno era misser Calvano, e l’altro misser Gheus lo siniscalco,
e ’l terzo era misser Arecco. E a quel punto il tempo era
bello e ’l sole feriva sopra all’armadura de’ cavalieri e facevali tutti lustrare e rispréndare, sí che era troppo bella cosa
a vederli, chi non gli avesse mai piú veduti; cioè arme e
cavalieri. E Lancilotto gli mirava, e gittossi allora a terra
del cavallo, e inginocchiossi e cominciò a fare sua preghiera
davanti alli tre cavalieri. E li cavalieri salutarono allora le
donzelle cortesemente, e domandaronle chi elle erano ed il
perché lo donzello s’era cosí inginocchiato. E loro risposero
al loro saluto allegramente, dicendo che erano di lontano
paese; ma il perché lo donzello sí fusse inginocchiato, elle non
sapevano niente. Ed allora misser Calvano si trae avanti, dicendo: «Ditemi, damigello, per qual cagione voi vi sete inginocchiato?». Ed egli rispose: «Se io mi so’ inginocchiato, non
è da maravigliare; imperò che mia Dama e similmente queste
donzelle m’hanno spesse volte detto che Iddio nostro signore
è la piú bella cosa del mondo. E veramente io credo che voi