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la leggenda di tristano | 275 |
io voi quanto piú posso pregare, che voi mi diciate vostro
nome». «Siri, ciò non farò io ora, salva vostra grazia» disse
messer T. «Certo» disse lo cavaliere «di ciò mi pesa molto
duramente. Ma ora mi dite: ove credete albergare istasera?».
«Certo io non so» disse messer T.; «noi albergheremo lá
ove a Dio piacerá». Allora se ne va oltra elli e messer Estor,
che a grande pena cavalca, sí si sente forte innaverato. E
dimanda messer T.: «Siri, fuste voi mai nel reame di Norgales?». «Sí bene» disse messer T. «altre volte ci sono
stato, sí veramente, che ora che noi c’eravamo non [mi] riconosceva. Ma ora mi riconosco bene e so bene lá ove noi
siamo». E quando furo cavalcati una grande pezza, messer
T. disse a messer Estor: «Io so bene che qua dinanzi dimora
una gentile dama, la quale onora di tutto suo podere li cavalieri erranti. Se noi saremo lá ista[se]ra, io so certo ch’ella
ci fará onore e servigio a tutto suo podere. Andiamo a quell’ostello, ove noi saremo tosto, ciò m’è aviso, ché noi ne
siamo alquanto apresso». «Siri» disse messer Estor «voi che
sapete la via, andate avanti, e io vi vero apresso». «Volentieri» disse messer T.
CCXX. — Allora T. si torna da sinistra parte fuore del gran cammino, e cosí se ne vanno diritto al piè d’una grande montagna. Estor comincia a guardare inanzi, e vide in su la montagna una grande torre forte e meravigliosa, e non pertanto che anticamente era durata. «Ai Dio», disse messer Estor «chi puote dimorare in quella torre, che tanto è ritta per sembianti?». «Certo» disse messer T. «non vi dimora persona, se ciò non è di novello, ch’elli non è mica grande tempo che ’l cavaliere che manteneva quella torre fu ucciso. Ed al tempo ch’elli era vivo, dico io bene ch’elli non era in nulla terra uno passaggio sí folle come era questo. Ché lo cavaliere dela torre era di tanta forza, ch’elli non poteva trovare cavaliere di sí alta prodezza, ch’elli no lo uccidesse o no lo prendesse. E quando no lo prendeva sí l’uccideva, e quando lo prendeva sí lo conduceva a pregione, sí che