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la leggenda di tristano | 241 |
ma a me pare ch’egli sia uno de’ buoni cavalieri, ch’i’ unqua
vedesse. Ond’io vi so bene dire ch’egli non mi volle ferire
del ferro dela lancia, anzi mi ferío delo stocco, e diedemi sí
grande colpo che abateo me e lo mio cavallo. E imperciò
sappiate ch’egli non è di Cornovaglia, ma io credo ch’egli
sia alcuno buono cavaliere, lo quale si è messo in aventura
per diliverare lo re Arturi, e vuole fare sue cavallerie al piú
celato, ch’egli unqua potrae. E imperciò montate a cavallo e
torneremo ala magione delo forestiero e farete risguardare
vostre ferite, sí come si converrae». E quando lo re siniscalco
intese queste parole, fue molto allegro, imperciò che a lui
abisognava assai d’andare a casa delo forestiero. E istando
per uno poco, disse: «Certo giamai io non credea che lo
cavaliere fosse di sí grande prodezza e di sí grande fortezza,
imperciò ch’egli dicea ch’egli era di Cornovaglia. Ond’io
posso bene dire ched io unquamai io no ricevetti uno cosí
grande colpo da neuno cavaliere, sí com’i’ho fatto da lui; e
in veritade vi dico che se la lancia non fosse venuta tanto
bassa, io era morto certamente e sanza nessuno fallo. E imperciò andiamo ala magione delo forestiero, ché per mia fé
ora potemo noi conoscere com’egli è di Cornovaglia».
CLXXXVII. — In questa parte dice lo conto, che Garies e Gariet Smontarono da cavallo e puosero a cavallo lo re siniscalco, e quando l’ebero posto a cavallo, ed eglino sí rimontarono insuli loro cavagli e incominciarono a cavalcare molto tostamente, imperciò che Garies e lo re siniscalco sí perdiano molto sangue. E tanto cavalcarono in cotale maniera, ch’eglino si pervennero ala magione delo forestiero; e quando fuorono in quella parte ed eglino smontarono da cavallo. E istando per uno poco, e lo forestiere sí fue venuto a loro. E quando lo forestiero vide li tre compagnoni, li quali erano tornati sanza l’altro cavaliere, incominciossi molto a maravigliare di questa aventura. E istando per uno poco, ed egli sí disse: «Re siniscalco, io mi foe molto grande maraviglia, sí come voi avete compiuto cosí tosto l’aventura la quale ieri voi