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la leggenda di tristano 235


dismisura, ma tutti gli altri sono begli di loro persone sopra tutti gli altri cavalieri, ma sono vile gente per combattere)». Molto si maravigliano li cavalieri di questa aventura. Ma tanto stettero li cavalieri in cotale maniera, che l’ora appressima del mangiare, e lo forestiero incominciò a mettere le tavole in uno molto bello verziere; e quando le tavole fuorono messe, e li cavalieri andarono alo verziere, lo quale iera molto bello e dilettevole a vedere. E lo re siniscalco disse: «Certo a questo verziere hae mangiato molte fiate monsignore lo re Arture, lo migliore re che sia al mondo. E ora no lo possiamo ritrovare in nessuna maniera; laond’è molto grande damaggio di lui, quando tutti li cavalieri di sua corte vanno erranti per lui e no lo possono trovare in nessuna maniera». Molto parlano li cavalieri delo re Artú.


CLXXXI. — In questa parte dice lo conto, che tanto dimorarono in cotale maniera, ch’eglino si presero l’agua ale mani e puosensi a tavola. E istando per uno poco, e le vivande sí vennero a molto grande dovizia e incominciarono tutti a mangiare, imperciò che a loro si abisognava assai. Ma a T. si abisognava piú che a neuno degli altri cavalieri. Ma istando per uno poco, e lo forestiero incomincioe molto a risguardare alo cavaliere, cu’eglino tanto aviano dispregiato, e dicea infra se istesso: «Certo questi è tanto bello cavaliere ed è sí cortese di sua persona, che non può essere ch’egli non sia pro cavaliere, quando egli non cura di queste cose né di tanta villania, quanta è istata detta di lui». Molto parla lo forestiero di questa aventura. Ma tanto stettero in cotale maniera, ch’egli ebero mangiato, e dappoi si levarono da tavola e andarono per lo verziere, diportandosi e parlando di molte aventure. Ma tanto dimorarono in cotale maniera, che la notte fue venuta. E quando T. vide la notte, immantenente andò alo forestiero e fece acconciare lo suo cavallo, sí come si convenia, e quando fue acconcio, e T. sí andoe nela sala dela magione, lá dov’ierano gli altri cavalieri. E istando uno poco, e lo forestiere fece acconciare le letta molto riccamente, si