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194 la leggenda di tristano


compagnia Ghedin vostro frate; onde voi sí dovete credere ched io sí nolo menerei con meco, sed io non dovesse tornare». E quando Isotta intese queste parole, le quali T. avea dette, tutta quanta si cominciò a riconfortare, credendo ella che T. sí dicesse veritade di queste cose.

Ma tanto dimorarono in cotale maniera che la notte sí trapassoe e lo giorno sí fue venuto. E quando T. vide lo giorno, incontanente si levoe e andoe nela sala delo palagio, e quando fue nela sala ed e’ sí vide Governale. Ed allora incontanente sí lo chiamò a sé e sí gli disse: «Governale, incontanente vae ala marina al porto e sí truova una nave, la quale sí ci porti in Cornovaglia, e sí la farai bene acconciare di tutte quelle cose le quali ci bisognano». E quando Governale intese queste parole, fue molto allegro e disse: «T., per mia fé, questo farò io volentieri». E a tanto sí partio da T. e andò alo porto, e quando fue alo porto ed egli sí trovò una nave tutta apparechiata, la quale sí dovea andare in Cornovaglia. E quando Governale l’ebbe trovata, fue molto allegro, ed incontanente sí parloe colo mastro dela nave e sí gli ricontoe sí come T. volea passare in Cornovaglia co lui. E quando lo mastro de la nave intese queste parole, fue molto allegro e disse: «Or andate a T. e sí gli dite da mia parte, ched io sí sono tutto apparechiato per andare in Cornovaglia, a tutte l’ore che a lui piacerae». E a tanto sí si partio Governale dalo mastro dela nave, e quando fue partito da lui ed egli si tornò a T. alo palagio. E quando fue a lui, ed egli sí disse: «T., io abo trovata la nave tutta apparecchiata e non aspetta se non vostro comandamento». E quando T. intese le parole di Governale, fue molto allegro, ed incontanente comandò a Governale che sí dovesse caricare tutti gli arnesi in su la nave. E quando Governale vide che T. sí volea partire della Pittitta Brettagna, incontanente sí fece caricare tutti li cavagli e l’arme e tutti gli altri arnesi, sí come T. avea comandato. E quando fuorono portate tutte le cose ala nave, e Governale sí andoe a T. e sí gli disse: «I’ ho fatto tutto vostro comandamento, e imperciò noi sí possiamo andare ala nave, a tutte le fiate, quando a voi piacerae».