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192 | la leggenda di tristano |
quand’egli ebe fatto questo pensiero, ed egli sí disse: «T., a
me sí piace assai che voi sí dobiate tornare ed andare alo
vostro reame, quando a voi piace. Ma tutta fiata sí voglio
che voi sí dobiate prendere dela mia corte oro ed argento e
cavalieri, tanto e tanti quanto a voi bisogna. Imperciò ch’io
sí voglio che voi sí andiate molto orrevolemente, per conquistare vostro reame».
CXLVI. — Ora dice lo conto, che quando T. intese queste parole fue tanto allegro che neuno altro piú di lui, e disse: «Per mia fé, ree, io non voglio né oro ned argento né cavalieri, se non solamente io voglio Ghedin, lo quale mi farae compagnia». E quando lo re intese e vide che T. non volea altra compagnia se non Ghedin, ed egli sí disse: «T., e voi Ghedin abiate, e piú quanti a voi ne piacciano». E allora T. sí ringraziò assai lo re di questo dono. Ma stando T. in questa maniera, Isotta dele bianci mani sí andoe nela sala deio palagio; ma quand’elia vide Braguina, incominciossi molto a maravigliare, imperciò ch’ella non sapea neente di queste cose. Ma quando ella udio dire sí come questa damigella venía delo reame di T. e iera sua damigella, fune molto allegra, e incontanente andò a lei e sí la prese per mano e menolla nela sua camera con molta grande allegrezza. E quando fuorono nela camera, e Isotta sí la incomincioe molto a risguardare, perché ella sí rasemblava a molta alta damigella, ed appresso sí la fece servire di tutto quello che a lei abisognava. Ma istando per uno poco, e Isotta sí disse: «Damigella, io vi priego che voi sí mi dobiate dire per che aventura voi siete venuta in questo reame». E quando Braguina intese queste parole, sí disse: «Madonna, questo vi dirò io volontieri». Ed allora incontanente sí le incominciò a divisare tutte le parole, le quali T. avea dette alo ree. E quando Isotta intese queste parole, fue tanto dolorosa che neun’altra piú di lei, e incomincioe molto fortemente a piangere, e dicea: «Oi dolorosa imee, come questa è grande disaventura, quando sí dee partire T. da me ed andare in lontano paese! Laond’io non credea