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186 la leggenda di tristano


detto èe, e madonna Isotta si mandoe per Braguina, che dovesse andare a lei. E quando la damigella intese lo comandamento dela reina, incontanente andò a lei. E quando madonna Isotta vide Braguina, fue molto allegra e dissele: «Damigella, ora prendi questo brieve e alo maitino sí ti lieva e andrai a tua via coli servi, sí com’io detto t’hoe. Ma tuttavia sí ti ricordo che tue ti debie bene guardare, che tue non torni in Cornovaglia sanza T. E tutta fiata sí lo saluta dala mia parte bene mille fiate, ed appresso sí gli diviserai tutta l’aventura, sí come a me è adivenuta, e sí come io istò in pregione, ed anche sí gli dicerai dala mia parte che incontanente egli sí debia tornare e sanza neuna dimoranza». E quando Braguina ebe intese queste parole, sí rispose e disse: «Mia dama Isotta, questo farò io volontieri». E a tanto sí si partío Braguina da madonna Isotta e tornò ala sua camera. E tanto dimorarono in cotale maniera, che lo giorno sí trapassoe e la notte appressimoe, e quando la notte fue venuta, e tutta gente si andò a posare. E quando Braguina fue a letto, ed ella sí dormio infino a l’alba del giorno. E quand’ella vide l’alba del giorno, incontanente sí prese li drappi ed acconciossi molto riccamente; e quando fue acconcia di tutte cose, ed ella sí andoe e montoe a cavallo con tutti e quatro li servi e presero loro cammino, per andare nela Pititta Brettagna, e cavalcavano molto tostamente.

Ma ora lascio lo conto di parlare di Braguina e torno a T., perché bene lo saperemo trovare quando luogo e tempo sarae.


CXLII. — In questa parte dice lo conto, che quando T. fue dimorato per tutto lo giorno, quando lo re gli volle donare lo reame dela Pititta Brettagna, e la notte sí fue venuta, e T. sí andò a posare con Isotta sua dama, quella che l’amava piú ch’ella non facea né sé ned altrui. E sí voglio che voi sappiate ched ella tutta notte sí lo tenea in braccio e basciavalo tutta fiata, ned altro diletto ella non credea che fosse ned altro giuco se non quello che T. le facea. Ond’io voglio