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la leggenda di tristano 153


Ma quando lo re vide Ghedin cosí innaverato, se ne incominciò a menare molto grande dolore. E dicea infra se istesso: «Certo oramai ben son io lo piú doloroso re che sia al mondo, quando io abo perduta tutta la mia gente. E posso bene dire ch’i’ abia perduto tutto lo mio reame e anche posso dire ch’i’ho perduto lo mio figliuolo Ghedin, lo quale ha mantenuta la guerra incontra alo conte d’Agippi. E sed egli non fosse così innaverato sí com’egli è, ancora per aventura io combatterei co lui. Ma oramai io non posso piú combattere, imperciò ched io abo troppo grande tempo e non posso bene portare arme. Ma io vorrei per mia volontade che a me sí venisse alcuno pro cavaliere, lo quale per sua prodezza sí mi diliverasse me di questo dolore e la mia figliuola Isotta dele bianci mani, dela quale io mi doglio assai piú di lei che non foe di me medesimo. Imperciò ch’ella sarae presa dalo conte d’Agippi, lá onde ne sarae molto grande damaggio d’una cosí bella damigella, sí com’ella èe». Molto ne mena grande dolore lo re di questa aventura. Ma istando in cotale maniera, e Isotta sí aconcioe le fedite a Ghedin, sí come si convenia. Ma tutta fiata non finiva di piangere e di menare grande dolore.

Ma istando in cotale maniera, e lo conte d’Agippi sí fue giunto alo campo, lo quale sí era giá ala cittade delo re dela Pititta Brettagna. E quand’eglino fuorono ala cittade, ed eglino sí puosero l’assedio ala cittade da ogne parte. Ma lo conte d’Agippi andoe colla sua ischiera ala porta dela cittade molto presso, e quivi si stavano tutti li suoi cavalieri. Ma tanto sí dimorarono in cotale maniera che lo giorno sí trapassoe e la notte appressimoe. E quando la notte fue venuta, e lo conte d’Agippi sí comandoe che Io campo fosse bene guardato da tutte parti, e fue fatto suo comandamento. Ma tanto dimorarono in cotale maniera -che la notte sí trapassoe e lo giorno fue venuto. E quando lo giorno fue venuto, e lo conte d’Agippi sí comandoe che tutta gente sí dovesse prendere l’arme e dovessero andare ali loro cunistaboli, sí com’egli ierano usati. E quando lo comandamento fue andato, tutti li suoi