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la leggenda di tristano | 151 |
che tutti dovessero prendere l’arme e tutta l’altra gente altresí,
e fossero incontanente al campo, appresso di lui, sí com’egli
avea comandato.
CXII1. — In questa parte dice lo conto, che dappoi che lo comandamento fue andato sí come detto è, tutta la gente sí prese l’arme e montarono a cavallo e andarono tutti quanti alo campo del conte d’Egippi. E quando fuorono tutti alo campo, e lo conte sí ordinoe tutte le battaglie, sí come si convenia. Ma quando lo re dela Pittitta Brettagna vide lo conte d’Agippi, lo quale iera a campo ed avea ordinate tutte le battaglie, sí che no gli fallía se non di combattere, incontanente sí comandò a tutti li suoi baroni e cavalieri che tutti prendessero l’arme e montassero a cavallo e dovessero andare alo paviglione del ree. E quando lo comandamento fue andato, sí come detto è, tutti li suoi baroni e cavalieri sí presero l’arme e montarono a cavallo e andarono alo paviglione. Ed egli sí ordinoe tutte le battaglie. E quando le battaglie fuorono ordinate, e lo re e Ghedin con altri cavalieri sí erano ad una ischiera, la quale si chiamava la schiera dela battaglia reale. E istando in cotale maniera, e ambodue le parti sí si fuerono assemblate l’una appetto dell’altra, ed incontanente s’andarono le schiere a fedire insieme. Ma lo conte d’Egippi andò a fedire ala schiera reale, lá dov’iera lo re e Ghedin, e l’uno sí andò inverso dell’altro cole lande abassate e alo fedire degli sproni. E Ghedin ssí ferio alo conte d’Egippi sopra lo scudo e diedegli sí grande colpo che gli passoe lo scudo e l’asbergo. E se la lancia non fosse rotta, sí era morto e sanza neuno fallo. Ma quando lo conte d’Agippi sentio lo grande colpo che Ghedin gli avea dato, incontanente sí ferio a lui e diedegli sopra lo scudo sí grande colpo che gli passò lo scudo e l’asbergo e misegli lo ferro dela lancia nele coste sinestre e bene in profondo e miselo in terra del cavallo. E quando egli ebe fatto questo colpo, ed egli sí ferio all’altro cavaliere e diedegli sí grande colpo che lo mise in terra del cavallo. E quando lo conte d’Egippi ebe fatti questi due colpi, e tutta la sua gente sí