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la leggenda di tristano 7

cittade de Leonois. E quando fuerono venuti ala cittade, si trovarono che lo re Meliadus si era tornato. E li baroni, vedendo Merlino, dissero alo re: «Ecco lo profeta per cui noi t’avemo trovato». Ed allora lo re Meliadus si gli fece grande onore. E Merlino disse al re Meliadus: «Abbie buona guardia di questo tuo figliuolo». E lo re dimandoe s’egli hae nome e s’egli è fatto cristiano. E la damigella disse che sie, che la reina, quand’ella venne a morte, si gli puose nome Tristano. E allora disse lo re: «Ed io no gli muteroe giá nome». Ma incontanente disse Merlino: «Abbie buona guardia di questo tuo figliuolo, ché per la sua prodezza camperanno di morte molti cavalieri e fie uno deli piú graziosi cavalieri del mondo e per sua prodezza si fie nominato per tutto il mondo».

Allora lo re Meliadus si chiamoe Merlino nela camera sua e dissegli: «Dimi come tu hai nome». Ed egli si risponde cosí e disse: «Alcuna gente m’appella Merlino lo profeta, ed io si venni in questa parte piú per amore del vostro figliuolo che per lo vostro, per la bontade che sarae in lui». Allora disse lo re: «E credi che vaglia dell’arme T.?». Ed egli disse che fie uno deli migliori cavalieri del mondo: «ma lasciatelo notricarea Governale di Gaules; imperciò ch’egli è leale uomo e guarderallo bene in tempo di sua vita». Appresso disse Merlino alo re Meliadus: «Io t’acomando a Dio, ch’io non posso piú istare qui, imperciò ch’io si venni in grande fretta per amore del tuo figliuolo e per diliverare te dela pregione, lá ove tu ieri». E incontanente lo re si volle donare a Merlino molto oro e molto argento d’assai. Ma elli non ne volle fiore, anzi si pardo incontanente dal re e andoe ala sua via. E lo re si fece trovare incontanente balie assai per fare bene notricare lo suo figliuolo, e diedelo a Governale e comandoe che fosse bene guardato, e molto è allegro lo re di ciò che gli avea detto Merlino, che lo suo figliuolo dovea essere cosí grazioso cavaliere; si che non si ricorda dela reina Eliabella.

Ma dimorando per uno tempo, si che T. potea avere III anni, e allora lo re Meliadus si prese un’altra moglie, la quale iera gentile donna. E dappoi che l’ebe menata nela