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la leggenda di tristano |
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damigella si entroe nela camera dela reina e trovoe sí come
T. dormia nel letto, coperto delo mantello dela reina; e
quand’ella lo vide, ebe grande paura, e uscío fuori dela camera e serrossi l’uscio dietro. E istando un poco e la malvagia damigella sí si partio e viensine a Ghedin e dissegli:
«Ghedin, novelle t’aporto molto maravigliose, che T. sí è
nela camera di madonna Isotta e dorme in sul letto. Ora t’apparecchia, stue unque se’ valentre cavaliere, sí che tu lo pigli
istanotte». Allora si parte Ghedin e vassine ali cavalieri
ch’ierano parenti di coloro che T. avea morti e disse loro:
«Istasera siate armati ed aconci e venite alo palagio ala mia
camera, ed io sí vi metteroe in mano T., sí veramente che
voi nolo fedirete, anzi lo piglierete, sí e in tale maniera che
vegna vivo in mano delo re Marco». E li cavalieri dissero:
«Questo faren noi bene». Allora sí torna Ghedin alo re Marco
e disse: «Re Marco, io credo che domane io vi daroe preso
per la persona T.». E lo re disse: «Se tu questo mi fai, io
ti dico che tu non mi domandarai quello guiderdone ch’io
non ti lo dea. Ma tutta fiata sí vi ricordo che non sia nessuno che lui debia fedire, anzi lo prendete sanza fedirlo e
sanza fagli alcuno male ala sua persona». E Ghedin rispuose
e disse che questo comandamento avea egli di sua boca fatto
ali cavalieri, che lo deono pigliare. E venendo la sera e Ghedin
sí mise li cavalieri in una camera nela torre, lá dov’iera la
reina in pregione. E quando venne la notte, che T. dormia
co madonna Isotta, e Braguina sí ne portoe la spada di T.
allo suo albergo e diedela a Governale, perché T. sí glile
avea detto, ch’ella la ne portasse. E deppoi che T. si fue
adormentato con madonna Isotta, e la falsa damigella sí venne
a Ghedin e dissegli: «Ghedin, ora è tempo di prendere T.».
Ed allora entroe dentro Ghedin con diciotto cavalieri armati
e vennero nela sala. E incontanente si fece apprendere grandi
torchi di candele e se gli fece appicare intorno ala camera
lá ove T. dormia co madonna Isotta. E istavano abracciati
insieme e ciascheduno si hae indosso una camiscia di seta
bianca. E allora li cavalieri sí presero T. dormendo e légallo