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6 | la leggenda di tristano |
si chiama Governale e dissegli: «Se tu vuogli essere cosí leale uomo come noi crediano, io ti daroe a notricare lo segnore di Leonois, lo quale sarae lo piú valentre cavaliere del mondo e lo piú grazioso. E imperciò se tu mi vuogli impromettere di guardallo bene e lealemente, io si ti lo daroe in guardia». Ed allora si rispuose Governale e disse: «Se voi mi lo darete in guardia, io si lo guarderoe lo piú lealemente ch’io unque potroe». Ma se alcuno mi domanderae chi fue questo Governale, io diroe che fue figliuolo delo re di Gaules, e partettesi di suo reame per uno cavaliere il quale egli uccise nel suo reame.
III. — Ma ora lascia lo conto a parlare di questa aventura e torna a Merlino, per divisare come trovoe T. in dela foresta. Ma partendosi Merlino e Governale con due noditricie, e andaronosine adiritto al diserto, e cavalcando si pervenero ala fontana del petrone; nel quale petrone avea lettere intagliate. E Merlino disse a Governale: «E sa’ tu quello ch’elle dicono?». Ed egli disse di noe. Ed allora disse Merlino: «Queste lettere dicono: qui assemberranno loro parlamento li tre buoni cavalieri del mondo [e parleranno] dela bestia salvaggia, ciò saranno Lancialotto e Galeas e Tristano». Queste parole ierano iscritte in quello petrone dela fontana. «Questo tuo segnore T. che tu avrai in guardia, fie uno di questi tre cavalieri de’ migliori del mondo, e fie si grazioso, ch’ogn’uomo si l’amerae. E queste parole t’ho io dette perché tu abie buona guardia, ché ancora farae bisogno a molte dame ed a molte damigelle, e molti cavalieri si saranno campati da morte per la sua prodezza. » E partendosi dala fontana, cavalcando pervenne alo luogo ov’era la damigella con Tristano. Allora la damigella volle fuggire, e Merlino disse: «Damigella, non temere». E allora quando Merlino l’ebe cosí detto e la damigella si venne a loro, e Merlino si prese T. e disse a Governale: «Prendi T.». E Governale si lo ricevette in sua guardia, e poscia Governale [lo guardò] tutto tempo dela sua vita. E appresso di queste parole si si partirno delo diserto e tornarono alla